Pace

Vispo il mio passo in questo mondo affrettato,
rallento per ritrovarti,
pace, fedele sodale,
da te principiano sogni temerari di cui sono interprete e autrice.
Umbratile la mia fantasia disgiunta da te,
disorganico il mio pensare.
Non abbisogno vocaboli, troppo frivoli per commuovere,
coartano il petto.
A te, compagna mia,
spalanco l’uscio del mio foro interno,
subissalo tacendo, come solo tu sai fare.

Oro per loro

Noi geni, amiamo la notte.
Distanti i pensieri d’altri,
il cuore morale sotto il cielo stellato,
si distende.
Forme mute la cui disposizione parla, annullando il confine
tra il primo vagito e l’ultimo sospiro.
Il Perimetro dell’orizzonte non riesce a contenere
la nostra racchiusa vastità,
incatenata da Maya,
avvolta nel suo velo come crisalide.
La nostra Essenza impastata, rammenta
memorie indelebili, di tempi non vissuti,
silenti alla vista.
Impergolati nell’ego,
oro per loro,
non percepiscono la nostra sensibilità.

Francesca Busalla –  23-Ottobre-2021 

Consunta la mia speme

Consunta la mia speme, troppo lento il divenire.
Fuoco, in un mondo d’insicurezze di plastica,
il mio fervore, tutto brucia.